martedì 7 luglio 2009

Intervento di commento alla giunta Caselli

Sassuolo ai Sassolesi? sì, boh, forse…..
Risparmi nella pubblica amministrazione? Sì, boh, forse…

Spiace dovere già constatare quanto gli slogan largamente utilizzati nella recente campagna elettorale siano subito disattesi alla prova dei fatti : ricordate il famoso “Sassuolo ai Sassolesi” che ci è stato propinato ( e urlato ) in ogni occasione opportuna e non opportuna? Vuoi vedere che era rivolto solo ai Pavullesi ( con evidenti fini discriminatori verso i “montanari”) apprendiamo infatti dalla composizione della giunta che non si è trovato nella coalizione vincente un solo baldo giovane sassolese doc a cui affidare la delega per le politiche giovanili, ma su indicazione della Lega abbiamo dovuto scomodare una ragazza di Castelvetro… con tutto il rispetto della cara ragazza il Sindaco ci spiegherà quali conoscenze specifiche la stessa abbia delle nostre realtà giovanili….ma forse la necessità di pagare pegno alla Lega ha avuto il sopravvento in questa decisione, anche a costo di smentire le promesse elettorali.
E che dire poi del passaggio della giunta da 6 a 8 assessori….. ma non si parlava di snellire, risparmiare,tagliare gli sprechi, gli stipendi e quant’altro?
Se il buongiorno si vede dal mattino…..

Giulia Pigoni
Consigliere Comunale e membro della segreteria
del Partito Democratico di Sassuolo

giovedì 11 giugno 2009

127 volte grazie!!








127 volte grazie a chi mi ha votata, spero di poter ricambiare la grande fiducia ottenuta. Grazie anche a quanti, pur non avendomi votata, mi hanno dimostrato simpatia ed affetto.













Occorrerà per completare l'opera,

SCEGLIERE: GRAZIANO PATTUZZI

AL BALLOTTAGGIO DI DOMENICA 21 E LUNEDI' 22 GIUGNO.

domenica 24 maggio 2009

Un voto UTILE!

Votare a Sassuolo il 6 e 7 giugno sarà particolarmente impegnativo: 18 liste e 8 candidati sindaco!


Per questo occorre concentrarsi su coloro che potranno realmente governare Sassuolo.


Votare PD significa scegliere un partito radicato nel nostro territorio e a livello nazionale.


Votare PD significa permettere a Graziano Pattuzzi di portare a termine il suo progetto di governo della città.


Votare PD significa dare fiducia a coloro che conoscono la nostra Sassuolo e hanno strumenti e competenze per guidarla nel futuro.


Perciò votare PD è il voto utile!


Inutile pertanto disperdere il voto nei vari rivoli destinati all'insuccesso, o ascoltare il richiamo illusorio di chi si improvvisa candidato per ambizione personale più che per il bene della città.

Votare PD è anche votare per il cambiamento:



Nella scheda azzurra vota il simbolo del Partito Democratico, Pattuzzi sindaco e scrivi di fianco al simbolo: PIGONI

venerdì 1 maggio 2009

I miei impegni e le mie priorità per la Sassuolo del futuro


- Rendere Sassuolo città giovane e dei giovani, avendo cura di rivitalizzare il centro storico anche nelle ore serali.


- Difendere le nostre realtà scolastiche dai tagli della "pseudo-riforma" Gelmini.


- Assicurare ai cittadini sassolesi le condizioni per vivere in una comunità sicura, solidale, riqualificata dal punto di vista ambientale e aperta al contributo di quanti si impegnano nel sociale.


- Affrontare la crisi economica promuovendo adeguate politiche di sostegno alla famiglia e difendendo l'occupazione.


Giulia Pigoni

membro della segreteria e del direttivo del pd di Sassuolo

giovedì 2 aprile 2009

Il mio intervento all' incontro sulla scuola promosso dal PD

Buonasera a tutti!Sono Giulia Pigoni, studentessa del liceo Formiggini, membro della segreteria e della direzione del pd sassolese.Questo incontro, voluto dal nostro partito, grazie anche alla presenza dell'onorevole Ghizzoni, vuole essere un momento di riflessione sui problemi che investono il nostro mondo giovanile e si estendono al mondo della scuola.Per fare questo condivido con voi alcune riflessioni dal punto di vista di noi studenti.


Sulla cronica disfunzione del nostro sistema scolastico, si è abbattuta come un ciclone una riforma, che nei fatti di riforma ha ben poco, attuata dal ministro Gelmini.La nostra Sassuolo, in particolar modo per ciò che concerne la scuola superiore, è anima e corpo dell' istruzione del nostro distretto ed è nostro dovere prestare attenzione ai progetti ed alle problematiche che la riguardano. Il ministro dell' istruzione del governo Berlusconi ha pensato che fosse giusto per risanare le finanze statali, tagliare fondi alla scuola ed alla cultura. A questo il Partito Democratico, e con esso tutti noi, giovani, studenti, genitori ed insegnanti, dobbiamo opporci con forza, perchè gli otto miliardi di euro sottratti all'istruzione e nel campo della ricerca, non passino in secondo piano. Non possiamo fingere che non ci importi il fatto che stiano rubando il nostro futuro, il futuro dei giovani, delle famiglie, della nostra città. E' importante attuare misure per risanare le finanze dello Stato, che non intacchino in nessun modo la sanità e l'istruzione, perchè esse sono i pilastri della nostra città. Continueremo a non tacere di fronte a questo deliberato attacco alla scuola sferrato dai ministri di questo governo.


Anche altri sono i problemi che investono i nostri istituti, uno di questi è il fenomeno del bullismo, sempre in crescita e sempre più preoccupante. Non per niente, infatti, assistiamo a scene di ragazzi che in un’età complessa come l’adolescenza si sentono “schiacciati” e vivono grandi complessi d’inferiorità che probabilmente li segneranno per molto tempo.
Risulta inoltre necessario intervenire con tempestività sui casi di quei ragazzi che non trovano ascolto all’interno delle famiglie.
I “punti di ascolto” utilizzati nelle scuole, che hanno ben funzionato, ci mostrano l’esempio di come si possa aiutare a prevenire la nascita di giovani vandali o, ancor più preoccupanti, problemi di natura psicologica e alimentare, tanto presenti nei ragazzi d’oggi.
Molti di questi disagi toccano bambini e adolescenti. In ogni fase del nostro percorso di studenti è importante riuscire a vivere in serenità il cambiamento del tipo di scuola: dalla materna alle elementari, poi il passaggio alle medie e la difficile scelta di quale scuola intraprendere per conseguire il diploma, nella variegata scelta fra istituti professionali, tecnici o liceali.
Scelta che questo governo sta rendendo ancora più complessa tramite l’accorpamento degli istituti tecnici, che da 250 tipologie differenti si ridurranno a 9 e tramite l’abolizione degli indirizzi sperimentali nell’istruzione liceale, che a Sassuolo ci interessa per ciò che riguarda l’eliminazione dello scientifico tecnologico che nella nostra città conta circa 200 studenti.
In seguito al conseguimento del diploma spetta ai ragazzi l’ardua decisione tra la strada del lavoro e la continuazione degli studi nelle università fortunatamente sempre più accessibili a livello di distanza ( Modena e Reggio sono, infatti, città universitarie sotto tutti i punti di vista) e sfortunatamente sempre meno accessibili a livello economico; perché anche in questo campo il governo Berlusconi tenta di risanare i debiti aumentando le rette universitarie e rendendo sempre più difficile per milioni di famiglie aiutare i propri figli nel proseguimento degli studi.
Chiediamoci,
realmente: quanto siamo vicini ai giovani nelle decisioni che interessano il loro futuro, le loro famiglie, il loro lavoro?
Negli ultimi anni un altro problema si è accentuato: il disinteresse giovanile per qualsiasi cosa non sia puro divertimento. Rari sono i giovani impegnati in progetti, associazioni e volontariato. Dobbiamo senz’altro interrogarci sul perché i ragazzi fatichino a trovare stimoli ad impegnarsi. È necessario recuperare il contatto con il mondo dei giovani sportivi, Sassuolo è piena di polisportive, con il mondo degli oratori parrocchiali, qui fortunatamente ancora vivi e attivi, con le associazioni culturali e di volontariato, dove troviamo ragazzi sempre disposti a mettersi in gioco.
Perché abbiamo perso in gran parte i rapporti con queste realtà?
Senz’altro ha contribuito il fatto di non aver messo a disposizione figure con le quali interloquire ed alle quali potersi appoggiare. Senza ombra di dubbio abbiamo bisogno di ricominciare a sperare in un futuro migliore. Le ansie e le preoccupazioni del nostro tempo non dovrebbero impedire ai giovani di realizzare i propri progetti.
Troppe volte, ad esempio, la scelta universitaria viene condizionata da quali sbocchi lavorativi offre, piuttosto che dai reali interessi personali. Ad esempio, in questo momento, è difficile che venga scelta la carriera dell’insegnamento.
Questo è dovuto alle decisioni dei ministri dell’istruzione che si sono succeduti negli ultimi anni, i quali hanno reso utopica la stabilità professionale in questo campo.
La sfiducia nel mondo della scuola è aumentata anche grazie a chi ha reso possibile che avanzasse il nepotismo piuttosto che la meritocrazia e la competenza professionale. Purtroppo è difficile ripristinare il meccanismo del “vada avanti il migliore” quando questo risulta essere casualmente qualcuno di molto legato a chi gestisce la scuola! Lo stesso vale per gli studenti, purtroppo molte volte i più preparati si vedono sorpassati dai più "imparentati" e questo avvilisce chiunque, come noi, crede in un futuro migliore.
Un altro tema importante nel mondo della scuola è il discorso riguardante l’integrazione degli immigrati. In molte situazioni la differenza di lingua e cultura implica la necessità di un’attenzione particolare, ma ancora di più dobbiamo combattere la paura del diverso e in questo campo la scuola può fare molto, in particolar modo per i più piccoli, affinché proprio i bambini si rendano conto fin da subito, che la differenza non è limitante, ma costruttiva, che conoscere e rispettare culture e modi di vivere diversi, è alla base dell’educazione e della vera integrazione. Portare avanti questo progetto di lotta alla discriminazione del diverso, sarà reso inattuabile con la legge Gelmini, che con questi tagli riduce il tempo-scuola. Questo porta al crollo dell’opportunità della compresenza: ore scolastiche utilizzate per il recupero o per l’approfondimento.
Un altro ostacolo all’integrazione è il problema del sovraffollamento delle classi, il limite massimo di ragazzi è per la scuola primaria 29 e per la secondaria 30. Mettendoci nei panni di un “maestro prevalente” possiamo comprendere quanto possa essere difficoltoso gestire da solo una trentina di alunni, e sottolineiamo che l’eliminazione della pluralità degli insegnanti porta ad una diminuzione delle competenze e delle figure importanti nella vita dei bambini. Possiamo notare che questa cosiddetta riforma non ha spessore culturale, né tanto meno pedagogico. Con uguale pressappochismo è stato affrontato il tema dell’integrazione degli alunni diversamente abili, ai quali la scuola potrà offrire sempre meno servizi.
A Sassuolo abbiamo fatto tanto per le scuole in questi anni: la costruzione di una nuova materna, il primo stralcio di quella che sarà la nuova sede del liceo Formiggini, interventi in molte elementari e medie.
È per questo che ritengo giusto continuare a garantire lo stesso livello di servizi, la continuazione del tempo pieno, che a Sassuolo resiste con l' 85% rispetto al tempo normale, l'attuazione dei progetti già in corso, l'investimento in strutture. Garantiamoci cioè, l'opportunità di proseguire questo cammino di modernizzazione.

martedì 10 marzo 2009

Dopo un anno nella segreteria del partito...la mia versione sugli ultimi sviluppi!

Non solo polemiche e divisioni, siamo al lavoro per prepararci a governare la Sassuolo che vogliamo!


La nostra città necessita di nuove idee che possano riscattarla. Idee che possono e devono venire dai giovani di Sassuolo, che aspirano a decisioni concrete.
Abbiamo bisogno di concretezza perché le nostre scuole siano rese luoghi dove ognuno di noi abbia il massimo delle opportunità e perché esse vengano difese dalle misure intraprese dalla “riforma Gelmini”. Per il nostro futuro dobbiamo, soprattutto nella “Sassuolo delle ceramiche”, imparare a considerare l’ambiente come fonte da salvaguardare, non di cui fare un sopruso. Concedere ai giovani nuovi spazi, momenti in cui esprimere liberamente progetti e sogni, significa veramente aprirci una porta sul futuro perché Sassuolo possa davvero essere città di “rinnovamento”, “innovazione” e “modernità”.
Sono termini che porrebbero i giovani come protagonisti di queste scelte. Quante volte invece ci sentiamo non “chiamati in causa”? Sassuolo è una città che ha voglia di ascoltare? Sa quanto il futuro debba essere preparato da noi giovani?
Da un lato ci sono segnali di incoraggiamento: gli investimenti sulle nostre scuole, sui progetti che le riguardano, i finanziamenti alle giovani coppie,.. Dall’altro c’è ancora molto da fare per far sì che i giovani si sentano realmente coinvolti e partecipi dei progetti attuali e per il futuro. Siamo però fieri di come l’amministrazione comunale sia stata capace, in questi anni, di cogliere i giovani non solo come categoria sociale, ma differenziandola per età ed esigenze: studenti, lavoratori e famiglie. Noi giovani che ci impegniamo nel sostenere la ricandidatura di Graziano Pattuzzi a sindaco crediamo, ora più che mai, nei nuovi talenti, nella meritocrazia e nella forza di volontà.




Giulia Pigoni
Membro della Segreteria e del Direttivo del PD sassolese

lunedì 26 gennaio 2009



Domani, 27 gennaio, sarà il " giorno della memoria". Giorno per ricordare che fino a 50 anni fa, o poco più, non tutti gli uomini erano liberi o, peggio ancora, non tutti gli uomini erano considerati tali.


Sono passati 4 anni da quando mi recai in gita scolastica ad Auschwitz, Matthausen e Birkenau. E non posso dimenticare nulla di ciò che vidi, e provai. Avevamo già precedentemente letto libri, visto foto, ascoltato testimonianze a riguardo ed era sicuramente già vivo in me un sentimento di angoscia e frustrazione. 6 milioni di persone uccise per la volontà di un popolo di tornare ad essere "grande", di essere "il solo", per la ricerca "della perfezione di una razza", senza tenere conto che l'unica RAZZA è quella UMANA. Niente di tutta questa preparazione poteva bastare a colmare quel senso di VUOTO ANGOSCIANTE che sentii quando, parcheggiato il pulman, mi trovai sotto la scritta:




"ARBEIT MACHT FREI".


Recentemente al cinema ho visto "Il bambino col pigiama a righe" e devo ammettere che in poco più di un ora ho rivissuto quello che ho sentito là dentro: lo stesso strazio.

Troppo spesso per accettare questi avvenimenti si cerca di evitarne il ricordo. Invece è importante RICORDARE, perchè nulla di tutto ciò possa ripetersi di nuovo.












Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.

Primo Levi