Considerato che:
- il 18 maggio 2011 è entrato in vigore il nuovo regolamento di attuazione dell'art. 9 della Legge 53/00 - Misure per conciliare tempi di vita e tempi di lavoro - così come modificato dall'art. 38 della Legge 69/2009;
Preso atto che:
- la novità rispetto ai bandi precedenti è il finanziamento di progetti che prevedano l'azione congiunta di enti territoriali, aziende e parti sociali, al fine di attivare interventi e servizi per favorire la conciliazione;
- per l'anno 2011 le risorse a livello nazionale ammontano a 15 milioni di euro e le scadenze per la presentazione dei progetti sono fissate al 13 luglio e 28 ottobre;
Tenuto conto che:
- i finanziamenti riguardano in particolare le azioni e gli interventi che hanno come obiettivo consentire alle lavoratrici e ai lavoratori di usufruire di particolari forme di flessibilità degli orari e dell'organizzazione del lavoro, quali part-time reversibile, telelavoro e lavoro a domicilio, banca delle ore, orario flessibile in entrata o in uscita, sui turni e su sedi diverse, orario concentrato, con specifico interesse per i progetti che prevedano di applicare, in aggiunta alle forme di flessibilità, sistemi innovativi per la valutazione della prestazione e dei risultati. I finanziamenti sono previsti anche per i titolari di impresa, liberi professionisti e lavoratori autonomi che abbiano l'esigenza di farsi sostituire, in tutto o in parte, nell'esercizio della propria attività da un soggetto in possesso di adeguati requisiti professionali, autonomamente selezionato;
- la regione Emilia-Romagna individua nella cociliazione tra tempi di lavoro e di cura un fondamentale per promuovere condizioni di pari opportunità di accesso, permanenza e progressione di carriera nel mercato del lavoro ( Art.14 Legge Regionale 17/2005);
- questi investimenti sono in realtà investimenti sulla famiglia, elemento essenziale per la crescita economica e social edel nostro Paese;
- il 18 maggio 2011 è entrato in vigore il nuovo regolamento di attuazione dell'art. 9 della Legge 53/00 - Misure per conciliare tempi di vita e tempi di lavoro - così come modificato dall'art. 38 della Legge 69/2009;
Preso atto che:
- la novità rispetto ai bandi precedenti è il finanziamento di progetti che prevedano l'azione congiunta di enti territoriali, aziende e parti sociali, al fine di attivare interventi e servizi per favorire la conciliazione;
- per l'anno 2011 le risorse a livello nazionale ammontano a 15 milioni di euro e le scadenze per la presentazione dei progetti sono fissate al 13 luglio e 28 ottobre;
Tenuto conto che:
- i finanziamenti riguardano in particolare le azioni e gli interventi che hanno come obiettivo consentire alle lavoratrici e ai lavoratori di usufruire di particolari forme di flessibilità degli orari e dell'organizzazione del lavoro, quali part-time reversibile, telelavoro e lavoro a domicilio, banca delle ore, orario flessibile in entrata o in uscita, sui turni e su sedi diverse, orario concentrato, con specifico interesse per i progetti che prevedano di applicare, in aggiunta alle forme di flessibilità, sistemi innovativi per la valutazione della prestazione e dei risultati. I finanziamenti sono previsti anche per i titolari di impresa, liberi professionisti e lavoratori autonomi che abbiano l'esigenza di farsi sostituire, in tutto o in parte, nell'esercizio della propria attività da un soggetto in possesso di adeguati requisiti professionali, autonomamente selezionato;
- la regione Emilia-Romagna individua nella cociliazione tra tempi di lavoro e di cura un fondamentale per promuovere condizioni di pari opportunità di accesso, permanenza e progressione di carriera nel mercato del lavoro ( Art.14 Legge Regionale 17/2005);
- questi investimenti sono in realtà investimenti sulla famiglia, elemento essenziale per la crescita economica e social edel nostro Paese;
- per favorire la crescita del territorio e lo sviluppo del capitale umano è opportuno incentivare nelle aziende la flessibilità dell'orario e dell'organizzazione del lavoro, la formazione al rientro da periodi di congedo;
- l'Emila-Romagna, durante i finanziamenti tra il 2001 e il 2009, è stata la regione in Italia che ha presentato il maggior numero di progetti finanziati e Modena è stata una delle province più capaci di attirare risorse a livello nazionale, portando molte aziende ad introdurre forme di flessibilità e conciliazione nella propria organizzazione del lavoro;
Preso atto che:
- il Patto Territoriale per la qualità dello sviluppo, la competitività, la sostenibilità ambientale, la coesione sociale e la rete dei servizi alla persona sottoscritto il 17/11/05 da Giunta Provinciale, Enti Locali, Parti Sociali, Terzo Settore, individuava tra le priorità anche quella di dare piena attuazione alla Legge 53/2000 da parte di aziende e sindacati per il coordinamento delle Istituzioni per favorire congedi parentali, part-time e telelavoro, cura e che il Comune di Sassuolo, insieme alla Provincia di Modena, agli altri comuni capoluogo della regione, sindacati e associazioni, ha aderito al Protocollo d'intesa per la costituzione della "rete regionale a sostegno della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro", Atto num. 166 anno 2006, per la diffusione delle informazioni e delle buone pratiche in materia di conciliazione anche attraverso le attività dello sportello InformaDonna;
- l'Emila-Romagna, durante i finanziamenti tra il 2001 e il 2009, è stata la regione in Italia che ha presentato il maggior numero di progetti finanziati e Modena è stata una delle province più capaci di attirare risorse a livello nazionale, portando molte aziende ad introdurre forme di flessibilità e conciliazione nella propria organizzazione del lavoro;
Preso atto che:
- il Patto Territoriale per la qualità dello sviluppo, la competitività, la sostenibilità ambientale, la coesione sociale e la rete dei servizi alla persona sottoscritto il 17/11/05 da Giunta Provinciale, Enti Locali, Parti Sociali, Terzo Settore, individuava tra le priorità anche quella di dare piena attuazione alla Legge 53/2000 da parte di aziende e sindacati per il coordinamento delle Istituzioni per favorire congedi parentali, part-time e telelavoro, cura e che il Comune di Sassuolo, insieme alla Provincia di Modena, agli altri comuni capoluogo della regione, sindacati e associazioni, ha aderito al Protocollo d'intesa per la costituzione della "rete regionale a sostegno della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro", Atto num. 166 anno 2006, per la diffusione delle informazioni e delle buone pratiche in materia di conciliazione anche attraverso le attività dello sportello InformaDonna;
IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
- ad intraprendere, incentivare e partecipare ad azioni di informazione e sensibilizzazione degli attori pubblici e privati ed in particolare le imprese del territorio comunale, sulle opportunità offerte dal rifinanziamento della Legge 53/2000, ricercando anche la collaborazione degli organismi di pari opportunità, delle associazioni e delle Istituzioni culturali del territorio che si occupano di conciliazione e lavoro;
- a collaborare alla promozione di una cultura della conciliazione presso le imprese del territorio, partecipando alle attività di promozione e sensibilizzazione, di formazione e informazione;
- facilitare la sperimentazione, l'emersione e la messa in rete di buone prassi (delle amministrazioni e dei privati) in termini di conciliazione tra tempi di vita e lavoro;
- progettare e rivolgere l'attenzione anche all'utenza maschile in un'ottica di superamento degli stereotipi e per una reale condivisione delle responsabilità genitoriali;
- a ricostituire la Commissione Distrettuale delle Pari Opportunità, che collaborando con il Centro Intercomunale per le Pari Opportunità, consenta ai consiglieri di maggioranza ed opposizione di progettare iniziative ed attività, volte a far conoscere le nuove possibilità ai cittadini di tutti i comuni del Distretto;
- a dare visibilità a queste nuove opportunità attraverso il giornalino comunale che raggiunge tutte le famiglie sassolesi;
-a favorire insieme a Cerform un corso specifico per il reinserimento del personale femminile nel mondo del lavoro.
Giulia Pigoni
Giulia Pigoni
Maria Savigni
Susanna Bonettini
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