Nella seduta serale di martedì 18 dicembre il Consiglio comunale di Sassuolo ha respinto con i voti contrari dei gruppi PDL, Lega Nord, del Sindaco e i voti favorevoli del gruppo PD e dalla lista Siamo Sassuolo, un Ordine del giorno presentato dal gruppo PD teso ad impegnare il Sindaco, l‘Assessore all’anagrafe e allo stato civile, e l’Assessore all’istruzione, ad adottare forme e modalità opportune per informare i giovani di origine straniera nati in Italia e residenti del comune di Sassuolo del diritto ad ottenere la cittadinanza al compimento del diciottesimo anno di età.
Nello specifico, gli impegni dell’Amministrazione previsti e richiesti dall’ordine del giorno, illustrato dal Consigliere del PD Giulia Pigoni, prevedevano l’invio, al compimento del 18° anno di età, di una lettera di invito a rivolgersi all’ufficio di stato civile del proprio comune e la pubblicazione, sul sito web del Comune, di tutte le informazioni relative alle modalità di richiesta di cittadinanza oltre ai documenti necessari per l’ottenimento della cittadinanza.
A sostegno dell’ordine del giorno, nel corso del dibattito, il Consigliere del PD Maria Savigni, ha sottolineato come il documento “non preveda alcuno stravolgimento della situazione attuale ma la semplice agevolazione dell’accesso ad un diritto che è già normato, a favore delle seconde generazioni di stranieri che già condividono tutto della vita nel nostro Paese”.
Per il Consigliere della Lista Siamo Sassuolo Franca Cerverizzo, sarebbe difficilmente spiegabile una non condivisione e un atteggiamento di chiusura rispetto a questo Ordine del Giorno.
Per il Consigliere PD Sandro Morini, l’ODG “attiene ad un messaggio di speranza e di fiducia verso gli stranieri che vivono nel nostro territorio, che dobbiamo sostenere ed alimentare, e che contrasta con quel sentimento di paura e di messa in discussione delle proprie tradizioni che genera esclusione”.
Il punto su cui dobbiamo riflettere – afferma il Consigliere PD Carla Ghirardini – è “come la nostra società ed il nostro comune si pongono nei confronti di questi ragazzi che già si sentono a tutti gli effetti cittadini italiani, ragazzi che vedono nel loro Comune un punto di riferimento dal quale si attendono un atteggiamento di apertura e di accoglienza”.
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