L'opposizione blinda lo statuto
Il Pd: «Pronti a modifiche, ma niente sanzioni»
Il Pdl: « Al presidente servono nuovi strumenti»
Lo scontro in consiglio comunale nell'ultima seduta del 28 febbraio potrebbe avere ripercussioni politiche, così mentre la Cerverizzo cerca di allineare
l'opposizione per presentare una mozione di sfiducia contro il presidente Francesco Rubino, la maggioranza punta invece a riscrivere il regolamento. L'idea del sindaco, come anticipato dal nostro giornale ieri, è quella di dare al presidente del consiglio la possibilità di sanzionare singolarmente i consiglieri comunali qualora ce ne fosse la necessità. Su questo punto però la minoranza fa muro e il percorso per cambiare lo statuto si fa tutto in salita. «Il regolamento è datato e dovrebbe essere snellito e semplificato» ha detto ieri il capogruppo del Pdl Ugo Liberi prima del vertice della maggioranza che si è tenuto in serata. «Gli esponenti del Pd cercano sempre la provocazione e il presidente Rubino ha difficoltà nel contenere questi scontri facendosi prendere dall foga. Serve quindi uno
strumento nuovo per riportare la calma in consiglio». La base del regolamento attuale risale ai primi anni '90 e da allora è stato solo modificato in parte per risolvere alcuni problemi interpretativi. «Attualmente non ci sono strumenti se non la sospensione della seduta. Essendo passati dall'altra parte della barricata - continua ancora Liberi - il Pd si trova ora a contestare quello stesso regolamento che hanno modulato loro negli anni». Certo, riconosce lo stesso capogruppo
del Pdl, «se vogliamo dare un segnale di democrazia diciamo che il regolamento non si cambia a colpi di maggioranza le regole vanno condivise». Infatti
per modificare lo statuto, una sorta di costituzione (facendo le dovute proporzioni), serve la 'maggioranza qualificata' ossia il 2/3 del consiglio. Il Pd, attraverso la Pigoni, si dice disposto a trattare, ma non sui poteri al presidente. «Una modifica del regolamento non la decide certo il sindaco - spiega la consigliera democratica -. Però se le modifiche possono servire a cambiare il clima in aula allora ben vengano. Siamo disposti a lavorare a scelte condivise, ma non per dare più poteri al presidente del consiglio: i consiglieri non si possono allontanare dall'aula». La Pigoni però critica i tempi scelti dalla maggioranza per affrontare questo tema. «Modificare il regolamento ora mi sembra una provocazione visto che ci sono frizioni tra opposizione e maggioranza e all'interno della maggioranza
stessa». Adombra invece un tentativo di censura la consigliera della lista civica 'Sassuolo per Pattuzzi' Franca Cerverizzo che già nei giorni scorsi aveva annunciato l'intenzione di presentare una mozione di sfiducia contro Rubino. «Sanzioni? Il primo a subirle dovrebbe essere il sindaco quando ci irride - attacca la Cerverizzo -. Personalmente sono per una modifica del regolamento, ma non per la figura del presidente. Non sono d'accordo sul fatto di dare più poteri a Rubino. In questo ci vedrei solo un tentativo di creare nuovi strumenti di censura». La Cerverizzo ricorda lo scontro verbale avuto con il presidente Rubino e rilancia l'idea di una mozione di sfiducia. «Sicuramente porterò avanti questa mia iniziativa, anche il Pd ha fatto un comunicato che va nella stessa direzione».
da Modena Qui del 14/03/2012
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