sabato 29 dicembre 2012
MIO INTERVENTO ALLA LEOPOLDA DI MATTEO RENZI
http://www.youtube.com/watch?v=2lYKzEd1_PM&playnext=1&list=PLj1LTX_K3u97XOT36T6sf2UpeQzBlK_a8&feature=results_main
Renzi al Carani di Sassuolo
Il teatro Carani di Sassuolo era stracolmo, tanto che abbiamo dovuto aprire tutte e due le gallerie.
Quando Matteo è arrivato, Sassuolo è esplosa: famiglie, giovani, anziani, .. tutti ad applaudire. Già in quel momento, abbiamo respirato un’emozione grande: l’attesa era finita.
Matteo ha esposto in modo chiaro ed accattivante vari punti del programma e più e più volte, ha strappato l’applauso ad una platea entusiasta, viva e speranzosa. Sì, perchè la speranza in un futuro migliore passa da qui: dal cambiare i volti di chi fa politica, ma soprattutto dal cambiare il modo di fare politica.
Matteo ci ha dimostrato anche oggi, come ad ogni tappa di questo tour, che TRASPARENZA, PASSIONE E SERVIZIO sono le parole che descrivono la politica come noi la intendiamo, non come è stata fino ad ora.
A Sassuolo oggi si sono radunati Comitati e cittadini da tutto il Distretto ceramico e da tutta la provincia di Modena, pronti a sottoscrivere il loro sostegno a Matteo. La frase più detta a Matteo è stata: “Ci fidiamo, non ci deludere!”.
Grazie per averci ricordato che i sogni nel cassetto fanno la muffa, che bisogna tirarli fuori e viverli con tutto il coraggio e l’impegno che occorre per renderli realtà.
Grazie per averci ricordato che il sorriso è un’arma letale per chi cerca di ostacolarci.
Grazie!.. Però vinciamo..Adesso!
Informare gli stranieri del diritto di cittadinanza italiana: il Consiglio comunale sassolese respinge un Ordine del Giorno del Gruppo PD
I DISASTRI NELLA MENSA SCOLASTICA SASSOLESE
lunedì 11 giugno 2012
"Gemellaggio" tra i Comuni, la chiave per aiutare la Bassa
(Giulia Pigoni, Presidente del Consiglio dell’Unione dei Comuni del Distretto ceramico)
giovedì 29 marzo 2012
lunedì 26 marzo 2012
«Questo presidente va cacciato»
Una mozione di Pd e lista civica per sfiduciare Francesco Rubino dal ruolo che riveste in Consiglio
Una mozione di sfiducia al presidente del consiglio comunale Francesco Rubino: è ciò che hanno deciso i consiglieri del Pd e della lista civica Sassuolo per Pattuzzi per «porre fine al clima infuocato dei consigli comunali sassolesi». «Il clima da stadio caratterizza da tempo il consiglio con mancanza di rispetto delle istituzioni da parte del presidente» spiega -Franca Cerverizzo, consigliere della lista civica. «Una decisione sofferta ma che pare essere l'unica percorribile per cercare di riportare il consiglio comunale ad un clima di sano e civile confronto democratico; le mancanze del presidente Rubino- spiegano dal Pd denotano scarsa conoscenza del regolamento e un utilizzo partigiano della posizione ricoperta ». Per Susanna Bollettini «la responsabilità politica del clima infuocato è anche del sindaco che sì dovrebbe prodigare per garantire il rispetto delle istituzioni comunali, prima fra tutte quella consigliare». Nella richiesta di revoca di Rubino dal ruolo di presidente i consiglieri denunciano mimerose violazioni al regolamento del consiglio comunale. Gli undici firmatari della :mozione citano vari episodi, a partire da una mancata convocazione del consiglio a seguito di richiestaì pervenuta da un quinto dei consiglieri il 14 febbraio; ma a Rubino viene anche attribuita la responsabilità di violazioni del regolamento riguardo il comportamento dei consiglieci, del sindaco, della Giunta e del pubblico, al quale è stato consentito di interrompere la seduta e offendere alcuni membri del consiglio. «L'ultima situazione risale alla seduta del 28 febbraio — spiega Giulia Pigoni del Pd - il presidente Rubino ha fatto presentare
un ordine del giorno dell'opposizione senza prima avvertirne i capigruppo e senza evitare che alcuni esponenti della maggioranza, evidentemente a conoscenza dell'ordine del giorno, esponessero cartelli provocatori». «Lo scopo della richiesta di revoca è quello di dare un messaggio forte alla città, presentando una mozione che a Sassuolo non era mai stata presentata, e di cui verrà informato anche il prefetto» spiega il consigliere Pd Sandro Morini. «La presentazione della sfiducia a pochi giorni dal consiglio nel quale dovrà essere approvato il bilancio continua Moriri - è stata decisa nella speranza che si possa affrontare il terna della programmazione economica del 2012 in un clima più sereno, magari con un altro presidente». Data la compattezza della maggioranza sembra da escludere l'approvazione, ma l'auspicio del Pd è che Giunta e maggioranza prendano coscienza del problema dando inizio a un iter che porti al miglioramento del clima delle sedute consiliari.dalla Gazzetta di Modena del 17/03/2012
Pena di morte: è polemica sui sì di Caselli e Menani
I post del sindaco e dell'assessore sulla tragedia di Tolosa scatenano il web
La città si divide, ldv indignato e il Pd attacca: «Devono ricordarsi del loro ruolo»
Pena di morte giusta per chi uccide i bambini. L'opinione, di quelle forti, è stata espressa sulla sua bacheca Facebook dal sindaco Luca Caselli. Scatenando, come era prevedibile, molte reazioni, tra cui in particolare quella, veemente, del rappresentante di Italia dei 'Valori a Sassuolo Raffaele Del Sante, che ha ripreso e commentato l'affermazione sulla sua pagina dei social network. «Chi uccide le persone merita l'ergastolo. Chi uccide i barabini meriterebbe la pena di morte. Detto da uno tendenzialmente contrario alla pena di morte». Questa è la frase scritta da Caselli sulla sua bacheca, nelle ore in cui si diffondevano le notizie sull'assassino di Tolosa, killer di alcuni bambini alla scuola ebraica. Al commento di Caselli si è unito dopo poche ore quello del vicesindaco Menani: «Per chi uccide i bambini la pena di morte probabilmente è troppo leggera». Frasi dettate probabilmente anche dall'emotività per le raggelanti notizie che arrivavano dalla Francia. E mentre sulla bacheca del sindaco si moltiplica
no i "mi piace", arrivando a 110, il rappresentante di Italia dei Valori Raffaele Del Sante leggeva ed esplodeva: «Basta! Spiegategli che uno è sindaco e l'altro assessore alla sicurezza. Ce la prendiamo con altre culture e poi siamo ancora al medioevo. Ovviamente anche al post di Del Sante seguono numerosi commenti, alcuni pro e alcuni contro le parole di Caselli e Menani. In particolare, ricordando al giovane politico clell'Idv sua ormai imminente paternità, c'è chi gli parla da genitore (tra questi la consigliera Anna Maria Ansekmi della lista civica Per Sassuolo): «Raffaele, tra poco diventerai padre, dopo ne riparliamo», «Il solo fatto di avere un figlio - ribatte Del Sante - non ad porta a volere morto il suo eventuale assassino. Cosa ci guadagniamo a uccidere una persona? Due vite spezzate invece di una? E quale sarebbe il limite per definire un bambino? Ho sentito nei tg molti genitori che hanno vissuto questa tragedia, spiegare che erano concentrati sulla morte del figlio e che la fine dell'assassino non li avrebbe mai consolati. Non si può dirsi contrari alla pena di morte e poi approvarla per casi particolari. Lasciamo che di giustizia si occupi chi ha la capacità per farlo». «Sono contraria alla pena di morte sempre e in ogni circostanza - commenta la consigliera del Pd Giulia Pigoni, che ha assistito senza intervenire alla polemica via Facebook - ma soprattutto credo che le istituzioni debbano sempre essere terze e che argomenti di tale delicatezza non vadano affrontati sull'onda dell'emotività e della demagogia. Ci sono sedi opportune in cui confrontarsi su temi anche così gravi, ma affidare simili dichiarazioni a Facebook mi pare sbagliato da parte di chiunque e a maggior ragione da parte di chi rappresenta l'istituzione ».dalla Gazzetta di Modena del 23/03/2012
giovedì 26 gennaio 2012
07/01/2012
Da cosa è nato quell’odio? Dove è stato seminato il seme dell’odio? Forse nella paura. Sicuramente nell’indifferenza.
Nella “Giornata della Memoria” veniamo catapultati in una storia dalla quale troppo spesso ci sentiamo distanti, una storia che ci sembra lontana. Impossibile.
Accettare che questo orrore è vicino, cronologicamente e geograficamente, non può che renderci vigili e attenti, affinché quei sentimenti non trovino più spazio. Alimentare e fomentare la paura del diverso, significa dimenticare quello che è successo nei campi di concentramento. Significa dimenticare che la nostra società è stata un tempo capace di accettare l’odio, sotterrare il sentimento della solidarietà, essere indifferente alla sofferenza, al dolore e a quelle urla dai treni che hanno attraversato mezza Europa senza essere fermati.
E’ nostro il compito di ricordare quelle morti immotivate.
E’ nostro il compito di non dimenticare.
(Giulia Pigoni, Presidente del Consiglio dell’Unione dei Comuni del Distretto ceramico)
sabato 7 gennaio 2012
POSTE DI SAN MICHELE, PROPOSTE PER ANDARE OLTRE L’EMERGENZA
Il 2011 è certamente stato l’anno orribile per le poste di San Michele: due rapine di cui una a mano armata, tanti cambi di personale e, inevitabilmente, qualche ricaduta sulle efficienza del servizio offerto alla cittadinanza.
Di tutto ciò ho parlato nei giorni scorsi con la responsabile provinciale di poste italiane dr.ssa Patrizia Zanoli. E’ stato un colloquio cordiale e sincero, dove ho evidenziato una situazione che mi preoccupa anche per le numerose segnalazioni degli abitanti di San Michele che mi hanno spinta a favorire questo incontro.
La responsabile si è assunta alcuni impegni precisi, come in particolare garantire durante il 2012 la sostituzione della porta d’ingresso con una più sicura sul tipo degli sportelli bancari. Potrebbe essere utile anche un impegno dell’amministrazione comunale a finanziare l’installazione delle telecamere davanti all’ufficio postale per garantire un maggiore controllo dell’area.
Rimango a disposizione di tutti i cittadini di San Michele per raccogliere segnalazioni ed eventuali proposte per migliorare la qualità del servizio offerto.
Giulia Pigoni
Consigliere comunale PD Sassuolo