domenica 29 agosto 2010

IL COMUNE SIA CON LE FAMIGLIE, TROVIAMO LA SOLUZIONE A SAN MICHELE


Dopo il ritardo, almeno si venga incontro ai genitori, ai docenti, ai commercianti


Quando si sbaglia, il minimo che si possa fare è chiedere scusa agli interessati e cercare di rimediare, ma aldilà della presunzione dell'Amministrazione “scaricabarile”, ben più grave è il non aver nemmeno cercato soluzioni diverse da quelle che sono state prese sulla testa di tutti i San Michelesi.

Non mi aspetto che chi non vive la vita di paese, il clima diverso di una frazione rispetto a quello della città, capisca quali disagi stia creando lo spostamento dei ragazzi delle scuole Don Gnocchi:la preoccupazione è delle famiglie perché l'idea della navetta che porta bambini dai 6 ai 10 anni a Sassuolo non è rassicurante come mandarli a piedi dal percorso pedonale, anche guardandoli solo dalla finestra di casa, è di chi ha il pre-scuola perché inizia presto il lavoro e dovrà lasciare i propri figli ad una fermata dell'autobus, è dei commercianti che hanno nelle merende dei bambini, o nei giornali venduti ai genitori dopo l'entrata dei ragazzi a scuola, i loro introiti maggiori della giornata, è degli stessi ragazzi che non solo dovranno abituarsi a un “vivere la scuola” diverso, ma ritarderanno anche tutte quelle attività che svolgono subito dopo scuola all'interno di San Michele ( i vari sport alla polisportiva, il catechismo, le attività nel parco,..) . Questa non è speculazione politica, è vita reale. Sono i veri problemi che stanno investendo le famiglie della frazione. L'appello è quello di cercare, se possibile, una soluzione interna al paese per agevolare le famiglie. I luoghi si possono trovare, è ovvio sarebbero sistemazioni provvisorie in attesa di poter tornare alle Don Gnocchi, ma basterebbe lo sforzo di “abbassarsi” ( o “elevarsi” come io credo) ad ascoltare, a capire le problematiche. La parrocchia di San Michele ha aule adibite al catechismo, locali nel circolo parrocchiale, dove i 100 ragazzi delle Don Gnocchi potrebbero trovare posto, tra l'altro in uno spazio che la stragrande maggioranza di loro già conosce e vive, senza stravolgere quindi la loro quotidianità. E' forse stata chiesta la disponibilità? Si è pensato, più in generale, a soluzioni differenti?

Mi permetto solo una nota politica: non si può amministrare una città non tenendo conto dei cittadini, delle loro esigenze e delle loro problematiche. Non si può governare solo facendosi applaudire dagli ultrà. Sassuolo in questi giorni è abbandonata a se stessa: i San Michelesi preoccupati per il problema scuola, gli abitanti del centro furiosi tra strisce in piazza Martiri Partigiani incomprensibili e la chiusura per lavori di via Cavallotti, bacheche rotte e svuotate al Parco Amico, il parco di San Michele che viene deturpato da vandali, ect... Occorre da parte di tutti un supplemento di responsabilità per il bene della città.

Giulia Pigoni, consigliere comunale PD Sassuolo



mercoledì 25 agosto 2010

SAN MICHELE SENZA SCUOLA? SI POTEVA EVITARE!

I lavori di ristrutturazione approvati ed iniziati con colpevole ritardo

E’ questa la sorpresa, poco gradita, che si sono visti recapitare in questi giorni di fine estate, i genitori dei bambini delle scuole elementari di San Michele. A causa di alcuni imprevisti ai lavori di consolidamento strutturale dell’edificio della scuola, i lavori subiranno varianti e ritardi tali da richiedere il trasferimento delle classi altrove per quasi quattro mesi, compromettendo l’anno scolastico e mettendo a repentaglio la qualità formativa del prossimo anno scolastico per tutti i San Michelesi.

Gli imprevisti possono capitare e spesso avvengono quando si devono affrontare lavori edili e messa a norma in genere. Va però detto chiaramente che questa amministrazione ha colpevolmente sottovalutato, e di molto, i lavori nelle scuole, approvando in giunta il progetto esecutivo degli interventi alla scuola D. Gnocchi soltanto il 22 giugno.

Approvare i progetti alla fine di giugno vuol dire, correndo e assumendosi non poche responsabilità amministrative, far iniziare i lavori a fine luglio, consapevoli del fatto che in agosto quasi nessuna impresa edile è in grado di garantire le forniture del materiale a causa delle chiusure estive dei magazzini edili.

Sarebbe stato molto meglio approvare i progetti a marzo, come si è fatto fino allo scorso anno, per iniziare i lavori il giorno dopo la chiusura delle scuole; questo non avrebbe evitato l’imprevisto, ma di certo avrebbe evitato gran parte dei disagi che saranno costretti a vivere i San Michelesi fino alla fine del 2010.

Perché quest’amministrazione ha sottovalutato cosi tanto le opere di ristrutturazione scolastica di sua competenza? Cosa ha impedito di approvare i progetti nei tempi che la prudenza e il buon senso chiedono? Quali saranno le azioni che questa amministrazione saprà mettere in campo per garantire l’integrità formativa per la scuola? Il trasferimento di tutti gli alunni alle San Giovanni Bosco è già deciso o si cercano anche soluzioni interne alla frazione, per agevolare le famiglie? Ad esempio, sarà molto più complicato per i genitori portare a casa i propri figli nella pausa pranzo, cosa che a San Michele avviene frequentemente. Cosa succederà? Saremo costretti ad usufrire del servizio mensa? Saranno previste agevolazioni e ritocchi ai costi dei buoni pasto per i San Michelesi?

Questi sono alcuni degli interrogativi a cui ci auguriamo nei prossimi giorni di poter ottenere risposta.

SANDRO MORINI

GIULIA PIGONI

sabato 21 agosto 2010

A PROPOSITO DI PASSERELLE....

In questi mesi estivi che portano tanti ( purtroppo non poi così tanti) sassolesi in altri luoghi, la nostra ridente (purtroppo non più così ridente) città, ha vissuto gli eventi tradizionali. Ad esempio, i “giovedì sotto le stelle” sono stati, al solito, molto frequentati e qualcuno avrà pensato che non ci fosse occasione migliore per sfruttare queste manifestazioni a proprio favore. Tra cultura e divertimento hanno evidentemente trovato spazio le vetrinette per i nostri amministratori locali, che ci hanno propinato, di nuovo, una marea di spot elettorali. Il Sassuolo Rock Festival è stata un'ottima idea che però ha pagato la tassa dell'esibizionismo della maggioranza, è stato infatti uno dei vari momenti culturali che si sono tenuti, che sono serviti più a pubblicizzare le “giurie di prestigio”, composte quasi interamente da Assessori e Consiglieri di maggioranza, che gli eventi stessi. Speriamo per la prossima edizione in un numero maggiore di concorrenti e migliore pubblicità al Festival piuttosto che alla giuria. E sempre rimanendo in tema “cultura” che dire poi del cambiamento di gestione del teatro Carani, che costerà molto di più della precedente stagione, e del mancato rinnovo della convenzione alla “Bottega dell'arte” che gestiva prima entrambi i cinema sassolesi e che si trova ora a non avere nemmeno la certezza di gestire per la prossima stagione il Cinema- Teatro San Francesco? Quindi, mentre ancora non si sa nulla del tanto promesso Cinema Multisala, ci troveremo fortemente limitati qualitativamente sulla proposta cinematografica locale, dato che sarà più problematico avere le pellicole di prima visione con enti gestionali separati. Ad oggi l'unica certezza è che a Sassuolo la cultura ha smesso di essere un servizio per i cittadini, per trasformarsi in una passerella ad hoc per alcuni amministratori locali o per dare visibilità ai vecchi o nuovi amici che non l'hanno guadagnata nella competizione elettorale.